Tra i canyon del Sil e del Miño, in Galizia, la Ribeira Sacra custodisce una viticoltura estrema, fatta di terrazze vertiginose e gesti antichi. Qui il vino nasce sospeso tra acqua e cielo, in un equilibrio fragile che unisce monasteri medievali, muretti a secco e vigneron contemporanei. Un paesaggio che non si attraversa: si ascolta.

In Valle d’Aosta il vino nasce in silenzio, su pendii ripidi e a quote più umane di quanto si creda. Tra vitigni rari, produttori ostinati e stili senza compromessi, la più piccola regione italiana racconta oggi una viticoltura precisa, concreta e profondamente alpina.

Chi li considera semplicemente “superalcolici” non ha ancora scoperto quanto mondo ci sia dentro un bicchiere di whisky, rum, cognac o grappa. Dietro ogni distillato, famoso o sconosciuto che sia, c’è una storia di ingegno umano, di errori fortunati, di metodi quasi rituali e di territori che parlano attraverso aromi invisibili. E, come spesso accade, più si entra nel dettaglio più si scopre che le verità date per scontate crollano come castelli di ghiaccio al primo sorso ben ponderato.

Il Jura è una delle regioni vitivinicole più affascinanti (e sottovalutate) di Francia. Dai bianchi ossidativi al Poulsard trasparente, fino al Vin de Paille, questo minuscolo territorio tra Borgogna e Svizzera custodisce vini unici e radicati nella cultura locale. Un viaggio nel cuore segreto del vino francese più autentico.