Tra i vitigni più conosciuti al mondo, il Chardonnay è un vero camaleonte dell’enologia: capace di adattarsi ai climi più diversi e di offrire vini che vanno dalla freschezza minerale dei bianchi di Borgogna alla rotondità burrosa dei vini californiani. La sua origine risale all’incrocio tra due uve geneticamente lontane — Pinot Noir e Gouais Blanc — un’unione che ha dato vita a un vitigno di sorprendente versatilità.
Nonostante la sua natura non aromatica, il Chardonnay si presta a infinite interpretazioni. Può essere vinificato in acciaio per mantenere fragranza e acidità, o affinato in barrique per ottenere corpo e complessità. Può subire fermentazione malolattica, maturare sui lieviti, o persino trasformarsi in spumante metodo classico, come nello Champagne Blanc de Blancs e nei Satèn di Franciacorta.
Oggi il Chardonnay è una vera uva globale, coltivata praticamente ovunque si produca vino. In Francia esprime la sua nobiltà nei grandi cru di Chassagne-Montrachet e Puligny-Montrachet; negli Stati Uniti ha conquistato fama mondiale con il “Judgement of Paris” del 1976; in Australia e Nuova Zelanda ha conosciuto fortune alterne, passando dagli eccessi del legno a stili più freschi e minerali.
Durante la serata degusteremo sei vini provenienti da diverse regioni del mondo, ciascuno scelto per rappresentare un diverso volto di questo vitigno straordinario — un viaggio nel gusto attraverso le mille anime dello Chardonnay.