Tra i vitigni internazionali, nessuno ha saputo conquistare il mondo come il Cabernet Sauvignon, nato in Francia da un incrocio fortuito tra Cabernet Franc e Sauvignon Blanc. La scoperta del suo pedigree genetico nel 1996 ha rivoluzionato le conoscenze ampelografiche, confermando l’origine relativamente giovane di un’uva oggi considerata tra le più nobili.
Il Cabernet Sauvignon è una varietà tardiva e resistente, che predilige climi miti e suoli ben drenati, dove può sviluppare la sua struttura tannica, colore intenso e capacità di invecchiamento. Nella riva sinistra di Bordeaux, dove il clima ne consente appena la maturazione, ha dato origine ai grandi vini del Médoc, simboli della tradizione del taglio bordolese insieme a Merlot e Cabernet Franc, affinati in barrique secondo la celebre classificazione del 1855.
Diffusosi nel XIX secolo in Italia, il Cabernet Sauvignon ha trovato espressioni diverse: eleganti e sottili al Nord, più calde e rotonde al Centro e al Sud. Negli Stati Uniti, e in particolare in California, è diventato un’icona dopo il leggendario “Judgement of Paris” del 1976, che consacrò i vini californiani come rivali dei francesi. In Cile, Sudafrica e Australia, le condizioni climatiche favorevoli e le tecniche moderne hanno dato vita a stili unici, dal fruttato intenso ai toni più austeri e minerali.
Durante la degustazione esploreremo sei vini provenienti da diverse aree del mondo, esempi ideali per comprendere come clima, suolo e mano del produttore plasmino l’identità di questo grande protagonista dell’enologia internazionale.